La mindfulness è un modo, intenzionale e non giudicante, di essere attenti – con la testa e con il cuore – al dispiegarsi dell’esperienza. Il presente è l’unico momento che abbiamo per cambiare il futuro. Non è una religione, non è una fede, non è uno svuotare la mente, non è neppure un essere assorbiti totalmente in un’unica attività da dimenticare il resto del mondo intorno a noi. Il concetto ha radici lontane, reso attuale nella sua definizione come un costrutto psicologico composto da più elementi:

  • la focalizzazione, ovvero l’attenzione orientata a un particolare oggetto (un albero, un panorama, un monumento, oppure un particolare odore, gusto o suono) o azione (fare la doccia, mangiare, caminare);
  • la concentrazione sul momento presente, sul qui e ora, senza spostamenti sul passato o fughe verso il futuro;
  • il non giudizio, ovvero la capacità di osservare ciò che accade per quello che accade, senza doverlo categorizzare, inserire all’interno di propri pregiudizi, o giudicarlo secondo propri parametri e criteri di valori;
  • la consapevolezza, ovvero la coscienza dei propri sentimenti ed emozioni;
  • la non reattività, ovvero la capacità di non rispondere in modo automatico a stimoli esterni e interni, ma, appunto fermarsi e sostare, prima ancora che reagire.

 

Pietro Roberto Goisis è membro dell’Associazione Tempomindfulness e diplomato al corso Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR).